Ritengo di essere una persona educata, comprensiva, accondiscendente. Non sopporto la falsità, la maleducazione, i soprusi e, inoltre, non mi stanno particolarmente simpatici nemmeno gli opportunisti.
Qualche tempo fa mi trovavo a fare la fila alla cassa di un supermercato; davanti a me avevo una coppia di extracomunitari con un carrello pieno all’inverosimile di svariate cose.
Ad un certo punto l’uomo che avevo di fronte si è accorto che, tra i corridoi, stava facendo la spesa un’altra coppia di extracomunitari, probabilmente suoi connazionali e, a gran voce e con ampi gesti, li ha …invitati ad affiancarsi a lui, saltando le altre persone in fila, tra cui il sottoscritto.
Un pò in italiano, un po’ in inglese mi ha detto che l’altra persona prima era suo fratello, poi era un suo amico ….ma comunque erano insieme a fare la spesa, lui lo stava aspettando per tenergli il posto.
Era evidente che non era così; si erano incontrati per caso e stavano semplicemente cercando di fare i furbi.
Ora….se il primo signore mi avesse subito detto che in fila, prima di me, c’era un’altra persona, lo avrei ringraziato e, chissà, magari avrei scelto una cassa meno affollata; oppure se mi fosse stato chiesto in modo gentile se il secondo signore poteva passarmi davanti probabilmente avrei anche acconsentito (a parte il fatto che anche quelli dietro di me e prima di lui dovevano essere d’accordo).
Niente di tutto questo, io faccio passare davanti il mio amico, con una scusa qualunque, peraltro palesemente falsa.
Mi sono opposto, ho fatto presente che non era vero nulla di quello che mi stavano dicendo, volevano semplicemente non fare la fila.
Tutti e 4 (donne comprese) hanno cominciato a ricoprirmi di insulti, non mi sono scomposto più di tanto e ho detto loro che nel nostro paese (per quanto possa apparire strano….) ci sono delle regole alla base della convivenza civile e che le stesse vanno rispettate, da chiunque.
Non so se agli occhi di queste persone o magari a quelli degli altri presenti alla scena io sia apparso come un incallito rompiscatole anche un po’ razzista; io so soltanto che l’educazione è una condizione che non deve mai mancare in nessuna situazione ed è forse il caso di ricordarlo un po’ più spesso a noi e a tutti, a prescindere dal colore della pelle o dal Paese di provenienza del nostro interlocutore.
Viviamo sempre di più in contesti e città multietniche e trovo che questo possa essere un importante momento di crescita culturale della nostra società ma ritengo anche che il rispetto verso l’altro, a tutte le latitudini, debba essere garantito e condiviso come concetto principe della convivenza.