Il 22 agosto 1911 un certo Louis Béroud vuole fare una copia del famoso quadro, si reca al Louvre e non lo vede. Nessuno sa dov’é…si scoprirà che é stato rubato e nessuno se ne era accorto!

E’ il colmo per un quadro che poi diventerà il più famoso del museo! Chiudono il museo e tutti cercano, devono arrendersi all’evidenza il capolavoro leonardesco é stato rubato. Ma da chi? Una ricompensa di 50.000 franchi dell’epoca viene proposta a chi aiuta a ritrovare il quadro (circa 198.000 euro). A inizio settembre il Louvre riapre e tutti vogliono vedere lo spazio vuoto dove vi era il ritratto della Signora Lisa, tra la folla anche il giovane Franz Kafka. Che c’entra Picasso direte voi…ebbene, ci arriviamo. L’oggi noto pittore spagnolo (all’epoca sconosciuto) era arrivato a Parigi e frequentava Apollinaire, la cui segretaria aveva sottratto alcune statue africane proprio dal museo del Louvre e vendute ai due artisti probabilmente ignari della provenienza.
Quando Apollinaire scopre l’attività illegale della sua segretaria la licenzia…esattamente il giorno in cui si scopre il furto della Gioconda. La polizia non tarderà a fare il collegamento e convoca i due artisti. Prima di presentarsi dalla polizia decidono di liberarsi delle famose statue africane. Apollinaire diventa agli occhi della polizia il principale sospetto e l’appartamento di Picasso viene minuziosamente perquisito.
I due uomini panicano, rilasciano dichiarazioni contraddittorie e Picasso arriverà a dire persino di non conoscere Apollinaire. Il giudice comprensivo, li fa rilasciare, capisce che non sanno nulla del furto. Monna Lisa fu sostituita dal ritratto di Baldassarre di Castiglione di Raffaello fino a quando non fu ritrovata a Firenze nel 1913 e poi resa alla Francia. Il ladro? un certo Vincenzo Peruggia che ha il merito di aver reso la Gioconda la “superstar” del Louvre. A quando il prossimo furto?



