Al tempo dei miei nonni, gli avanzi di cibo non esistevano affatto. Così è cresciuta la mia mamma, con il profondo rispetto per ciò che si riceve tutti i giorni dal Cielo. Così sono cresciuta anche io, perciò gli avanzi, parola tanto brutta, non fanno parte del mio vivere. Lo chiamerei invece “riuso” intelligente di cibi. Fa parte della mia educazione, nonché della tanto amata cultura pugliese, utilizzare il cibo del giorno prima, revisionato e corretto con ricette sempre nuove, creative ed inventate lì per lì.

Vi assicuro che si può fare un gran figurone non solo proponendosi in famiglia ma anche con gli amici. D’altra parte, come non ricordare la gustosa frittata di pasta o le polpette di pane ….

Un ‘estate, ospite dalla mia amica Luli, i suoi mi chiesero se conoscevo ricette con l’utilizzo di pane in quanto in cucina vi era pane da dare in pasto a tre pollai!

 

Di buon mattino, telefonai alla mia mamma Amelia. Mi ricordavo che ci aveva proposto delle pietanze povere, ma gustosissime a base di pane vecchio. In un baleno mi ricordò la ricetta delle polpettine fritte e così mi avventurai nell’impasto magico.

Amici cari, se avete pane vecchio, utilizzatelo in questo modo.
– Bagnate il pane nel latte.

– Salate l’impasto, aggiungete uova, spezie a vostro gusto, pecorino grattuggiato (un bel po)’ e se vi piace del pesto o salsa di pomodoro.
– Riscaldate una padella con dell’olio e via a friggere le polpettine.

La ricetta è tutta qui, tanto pane e creatività.

 

Mamma mi diceva: “una ricetta semplice, ma più ci metti più ci trovi!”

Quel giorno con la famiglia di Luli, tra il verde del loro magnifico giardino, cenammo con delle ottime polpettine e ricevetti tante congratulazioni.

Più ci metti più ci trovi… io,’ci trovai’ tanti complimenti con applauso finale!