Oggi avrei voluto brevemente parlarvi di altri due film che a me piacciono moltissimo e che ho visto innumerevoli volte: “L’uomo bicentenario” e “Il Paradiso può attendere”.

Sono due film piuttosto datati, soprattutto il secondo, e a me piacciono perché trattano i sentimenti in maniera estremamente gentile e delicata, ma anche con un tocco di fantasia.

Ne “L’uomo bicentenario” un robot, per amore, decide di trasformarsi in essere umano, ben sapendo che in questo modo invecchierà e, come tutti gli umani, sarà destinato a morire.

Ne “Il Paradiso può attendere” un giocatore di football americano muore prima del tempo, quando non era ancora il suo momento e quindi…”Il Paradiso può attendere” e si rende necessario trovare un altro corpo in cui trasferire l’anima di quell’atleta morto per sbaglio.

Ho cominciato questo post dicendo che “avrei voluto parlarvi di …” ; purtroppo non posso più farlo perché stasera sono stato raggiunto da una notizia molto triste, la morte di un amico.

Stefano era un po’ più giovane di me e diversi anni fa fu colpito da una grave malattia; ha sempre lottato come un leone, sopportando di tutto e tentando di tutto, con una grande dignità e senza mai lamentarsi.

Per quanto sapessi (sapevamo…) che era malato da tempo, almeno io non mi aspettavo che Stefano venisse a mancare, magari proprio perché ne aveva vinte e superate tante…..invece oggi questo mio amico è andato via per sempre.

Mi piace pensare che possa accadere qualcosa di straordinario come ne “L’uomo bicentenario” o ne “Il Paradiso può attendere”, ma poi mi dico che quelli sono solo film, temo che la realtà sia diversa e non conceda spazio a fantasie.

Forse per questo oggi, più del solito, desidero starmene da solo. 

In silenzio. 

E piangere.