Si tratta di Nicolas Flamel, nato nel 1330 e morto nel 1418 nel segno della bilancia. Morto a Parigi a quasi 90 anni e la sua casa esiste ancora e attira molti appassionati e amanti dei misteri. Si trova nel III° distretto, al 51 rue de Montmorency. Cosa ha fatto? Si dice che ottenne cio’ che é considerato uno  degli obiettivi dell’alchimia: creo’ la pietra filosofale con la quale poteva trasformare il piombo in oro. Lavorava con la moglie, Perenelle e entrambi ottennero, a quanto pare,  l’immortalità.
Tutto inizia con un libro veramente misterioso che fu’ regalato al giovane Flamel da un vecchio rabbino. Il libro era pieno di parole cabalistiche in greco ed ebraico e per poterlo tradurre il nostro personaggio studia presso varie università. Poi durante un viaggio a Santiago di Compostela incontra qualcuno che lo aiuta a tradurre il libro. Nell’anno 1382 riesce a trasformare il piombo in argento e poi in oro.
Con certezza sappiamo che al suo ritorno a Parigi divento’ ricchissimo, ma anche generosissimo, fece costruire ospedali e chiese….Nessuno riusciva a spiegarsi come facesse ad avere tanto denaro, allora nasce la leggenda e il mito sin da subito.
Alla sua morte fu seppellito in una chiesa parigina distrutta durante la Rivoluzione Francese,e la tomba profanata insieme a tantissime altre, solo la  lapide (con sopra simboli alchimici ) fu comprata e utilizzata come banchetto per vendere le verdure fino a quando la Città di Parigi  nel 1839 ne diventa proprietaria e adesso si trova nel  museo di Cluny .

 

Si dice che il corpo non fu mai trovato e che sin dall’inizio la tomba fosse vuota….si dice, si dice, si dice…..purtroppo abbiamo poche certezze. Alla morte della moglie fece costruire la casa che abbiamo oggi, considerata la casa più antica di Parigi e classificata monumento storico.  Al suo interno  un ristorante elegante con una cucina raffinata che porta il nome di Auberge de Nicolas Flamel.
“Transformer la réalitéé banale en fiction poétique, miraculeuse, et parfaire la matière, telle est l’alchimie”