L’altra notte, mentre salutavo gli amici che ci erano venuti a trovare per una serata trascorsa in allegria da noi a casa, è accaduta una cosa che ci ha tanto spaventato.

Nel nostro pianerottolo abbiamo sentito un forte odore di gas proveniente dall’abitazione del nostro dirimpettaio. Abbiamo chiamato di corsa il 118 e, per fortuna, sono arrivati dopo pochi minuti.

I quattro omoni hanno dapprima incominciato a bussare alla porta e poi hanno tentato di aprirla. Finalmente, con una telefonata, il dirimpettaio ha aperto casa. L’odore di gas in pochi secondi si é sparso fuori casa. Tutti i condomini e gli ospiti abbiamo inalato quelll’odore tanto forte. Il dirimpettaio era sbalordito dell’accaduto, si è dispiaciuto per aver disturbato tante persone, ed era visibilmente sconvolto.

Che pena vedere il mio vicino di casa, l’elegante signore che cura con amore le sue amate calle e orchidee sul suo terrazzo proprio affianco il nostro. Lui, tanto solo, con la sola  colpa di essersi distratto.

Davanti a tutti noi ha ammesso di aver lasciato il gas aperto in cucina. Tanto rammaricato, ci ha salutati e ringraziati, e poi, ha chiuso la porta di casa sua, di nuovo nella sua grande solitudine.