All’ ombra della  magnifica cattedrale gotica di Bayeux (Normandia) c’é quello che per me é l’albero più bello di Francia. Ha 201 anni portati benissimo. Ha sopravvissuto non tanto all’invecchiamento naturale dovuto dal tempo, ma all’ umore degli uomini che nel corso dei secoli distruggono e sradicano. Fu piantato nel 1797 con tanto entusiasmo poi  decorato, venerato, benedetto…..chiamato prima l’albero della Fraternità, poi albero della Libertà.
Data della rivoluzione francese, in quegli anni ne hanno piantati tanti nei luoghi più frequentati come simbolo di gioia,  come una nuova vita che germoglia. Poi venne Napoleone e li fece chiamare gli alberi Napoleone, ma subito dopo , con il ritorno della monarchia in Francia, Luigi XVIII né ordino’ lo sterminio. Furono abbattutti …..simboli della Rivoluzione ormai lontana!
Alcune città hanno messo a ricordo una placca commemorativa sul luogo dove nel passato c’era l’albero. invece nella cittadina di Bayeux non solo si é salvato, ma é in ottime condizioni. E’ diventato il simbolo della città e d’estate viene colorato di mille luci, grazie ad uno spettacolo serale “suoni e luci” veramente mozzafiato. Su questo albero a dir poco monumentale abbiamo una proiezione a 360° che vuole festeggiare la vita e la libertà. Lo show si rifà al ciclo delle 4 stagioni, alla liberazione della città durante la Seconda Guerra Mondiale, evoca Martin Luther King……una decine di storie cucite insieme dal filo della Libertà.
Non a caso proprio l’albero é stato scelto per essere rappresentato sulle monete di un euro francese, facendolo diventare uno dei simboli nazionalisti francesi, allo stesso titolo ad esempio della Marianna.
Victor Hugo parlava con grande orgoglio dell’albero della Libertà di Piazza dei Vosgi a Parigi, un simbolo che adorava “la libertà ha le sue radici nel cuore del popolo, come l’albero ha le sue nel cuore della terra……” diceva.
L’ albero, un simbolo intramontabile e certamente non solo francese.