
Questa estate, qualche giorno prima della grande corsa e tanto triste per raggiungere per l’ultima volta la mia mamma a Roma, ho trascorso qualche giorno di vacanza insieme alla mia famiglia, nel nostro splendido Sud in Salento.
Per amore di tutti, nonché della mia mamma, ho deciso di fare visita alla mitica zia Caterina, una sua cugina di primo grado di Polignano, un piccolo e delizioso paesino, vicino a Brindisi.
Non appena ho comunicato per telefono la decisione di far visita alla zia, ho reso felici le due inseparabili cugine pugliesi. La mia mamma mi ha, subito, detto che le avevo fatto un regalo fantastico durante l’estate. Polignano è un bellissimo paesino pieno di incantevoli viuzze nel suo centro storico che profuma di mare e di sole. Fantastico il colore del mare e quello della costa! Eravamo tutta la mia combriccola, insieme ad una coppia di nostri cari amici.
Premetto che non vedevo la zia da oltre quaranta anni e solo mamma la sentiva per telefono e la incontrava, di rado, per qualche evento familiare. Eh si, le distanze si facevano sentire vista l’età avanzata delle due parenti.
La zia, più vicina alla novantina, ci ha accolti con un travolgente calore. Eccola apparire piccina,piccina, in cima alle scale, e mentre salivo gli alti gradini, mi sono sentita già di famiglia.
Ci avrebbe offerto di tutto nella mezz’ora in cui siamo rimasti. Un portento di donnina vispa, curatissima di aspetto, piena di vitalità e di grande gioia. Indossava un vestitino variopinto e sulle sue mani luccicava uno smalto tutto estivo.Sono rimasta affascinata! Una donna della sua età e tanto curata. Ci ha tenuto molto a presentare tutte le sue magnifiche piante che cura sul suo terrazzo e ci ha deliziato con vari tipi di tarallini locali, accompagnati molto bene a un thè fresco che tutti, veramente tutti, abbiamo gradito!
Dopo una serie di foto ricordo e tanti abbracci che non sarebbero mai voluti finire, abbiamo salutato zia Caterina, con la speranza di vederci più spesso. Una volta ripartiti per la città di Fasano, ho ricevuto la telefonata della zia, così dispiaciuta per aver dimenticato di darmi i tarallini che aveva preparato per la sua cugina preferita di sempre. Mi ha ripetuto che sarebbe stata felice di ospitarci di nuovo. Gentile e bella zia Caterina, promesso, torno presto così ci riabbracciamo in ricordo della mamma che, a entrambe, manca così tanto!



