VIVERE DENTRO UNA PIETRA…..SCOMMETTIAMO?

A volte vista la mia professione mi capita di seguire anche delle performance di artisti contemporanei ….l’originalità sembra essere  l’aggettivo che meglio possa descriverle .

Tra gli artisti che ho seguito figura Abraham Poincheval, francese nato nel 1972 vive e lavora a Marsiglia. Famoso in tutta la Francia per le sue “performances” artistiche che certo non lasciano indifferenti. Lo scorso anno ha provato a vivere dentro una “pietra”, cioé proprio al suo interno, rinchiuso, isolato……ma al centro di una stanza presso il Museo del Palais de Tokyo a Parigi. Isolato, ma al centro di Parigi e accessibile da tutti.

La gente poteva avvicinarsi e parlargli attraverso una fessura e lui rispondeva, poi grazie ad una telecamera posta all’interno potevamo vederlo. Ho visto persone chiedergli di tutto, c’era chi suonava la chitarra per aiutarlo a passare il tempo, chi voleva leggergli poemi, chi portava bambini,nonni, amici e turisti…..

E’ rimasto chiuso per una settimana dentro questa pietra di 12 tonnellate, con all’interno scolpita la sua silhouette, lui, seduto, aveva un canale per l’aria, un telefono per chiamare i soccorsi, un po’ di carne secca e acqua per sopravvivere. Un apparecchio per controllare il suo ritmo cardiaco e delle toilette concepite “su misura”. Un medico era pronto ad intervenire in qualunque momento in caso di necessità.

 

 

All’apertura della pietra, a performance finita,  tanti  giornalisti, alcuni curiosi  e soprattutto uno staff medico che aveva il compito di verificare il suo stato fisico. Abraham ha dichiarato essere stordito, e soprattutto di aver perso la nozione del tempo….notte, giorno, non poteva neanche più comprendere quando dormiva o quando era sveglio….tutto diventa confuso quando si vive al buio, seduto e con unico contatto fisico la pietra.

Ma perché?  Questa é la domanda che gli é stata fatta più spesso? Lui dice di essere appassionato dagli eremiti del passato, l’idea che vivessero  isolati, da soli e in condizioni difficili lo ha sempre affascinato. Adora i film di fantascienza e studia un tipo di viaggio definito “immobile”…….viaggiare senza dover per forza prendere un mezzo di trasporto.

Eppoi  voleva vivere al ritmo minerale…….

Insomma …..non era certo né la sua prima né l’ultima sua avventura di questo tipo….per questo professore di Performance presso la Scuola superiore d’ arte di Aix-en-Provence. Interessante, indubbiamente!